IL TELELAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE


Gli obiettivi della Pubblica Amministrazione con il lavoro a distanza sono quelli di razionalizzare l'organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione. Il telelavoro è quindi considerato uno strumento tipico di flessibilità nell'impiego della forza lavoro. La Pubblica Amministrazione preferisce effettuare il lavoro a distanza in centri satelliti pittosto che nel domicilio del lavoratore. In queste sedi il lavoratore tramite una postazione telematica svolge il lavoro assegnatogli nella sede centrle. Per iniziare un rapporto di telelavoro bisogna seguire alcune procedure. Il dirigente generale deve inoltrare una richiesta, su questa proposta l'organo di governo di ciascuna amministrazione individua gli obiettivi da raggiungere grazie al telelavoro e decide le isorse da impiegare in questo progetto. Le richieste di lavoro a distanza dovranno inoltre indicare il numero dei lavoratori e le figure professionali che occorrono. Il telelavoratore dovrà costantemente essere collegato con la sede centrale e dovrà disporre di aiuti per la risoluzione dei problemi. Importante è anche indicare nella richiesta i tempi di realizzazione ed i costi, inoltre i telelavoratori dovranno essere formati e aggiornati costantemente. La postazione doveà essere installata e collaudata da parte del datore di lavoro che dovrà anche sostenerne le spese di manutenzione. Il telelavoratore deve rispettare il divieto di mettere in comune la propria postazione di lavoro con altri soggetti, l'ufficio centrale infatti deve avere la certezza dell'identificazione del dipendente; pertanto verranno studiate le metodologie più idonee per l'identificazione del soggetto. Il telelavoro domicialiare è la tipologia di lavoro a distanza meno usata. Si può ricorrere ad esso solo nel caso in cui i locali dell'abitazione siano conformi con le esigenze del datore di lavoro (D.lgs 626/94)

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